Antichissime, citate anche nella Genesi si  vengono citate, simbolo di fortuna e ricchezza immancabili sulle tavole di Capodanno, spesso abbinate a cotechini e zamponi, le lenticchie sono benefiche tutto l’anno. Proprietà Le ricerche dei nutrizionisti infatti sembrano confermarne le qualità preventive (in particolare per i tumori al colon e allo stomaco), antiossidanti e la capacità di ridurre il colesterolo “cattivo” Ricche di proteine vegetali, le lenticchie contengono carboidrati, fibre, molte vitamine - soprattutto A, B1, B2, C, PP -  sali minerali quali calcio, potassio e ferro e sono pressoché prive di grassi. Ricchissime di proteine sono  una valida alternativa a un secondo a base di carne, pesce, uova o formaggio oltre che un ottimo primo piatto  con pasta e riso: questo abbinamento, infatti,  rende più facile l’assimilazione delle proteine. Varietà L’Italia vanta una produzione  particolarmente pregiata tra cui spiccano: La lenticchia verde di Altamura La lenticchia di Ustica La lenticchia di Castelluccio,  dall'aspetto policromo molto particolare Le lenticchie di Villalba, del Fucino, di Colfiorito e di Mormanno Conservazione  In  un contenitore ermetico e in un luogo fresco, asciutto e  buio, le vostre lenticchie si manterranno anche per un intero anno, una volta cotte, però, vanno conservate in frigorifero per 3/4 giorni al massimo. Controindicazioni Come tutti i legumi, in alcune persone le  lenticchie possono provocare alcuni disturbi come flatulenza, gonfiore e diarrea e sono sconsigliate alle persone che soffrono di calcoli. Inoltre  contengono, come tutti i semi delle piante, alcune sostanze– come l’acido fitico – che possono compromettere  l’assorbimento di ferro e zinco.  ...

By Marco Panniccià Natale è la festa più bella, ogni anno regala un po’ d’incanto alle nostre vite nonostante che, ogni anno, l’assurda “bambinizzazione”, come scrive Michele Serra*,  del mondo trasformato in società dei consumi provi a svuotarla di significato, a trasformarla in un chiassoso mercato. Natale è anche il periodo dell’anno in cui, più di ogni altro, ho la percezione quasi fisica del tempo che passa e all'allegria di queste giornate si mescola un po’ di malinconia:  mentre guardo i miei figli, li ricordo da bambini, so che tra poco non saranno più ragazzini e mi sembra quasi di vederli “sfrecciare” verso l’età adulta. Quest’anno “romperemo” la tradizione e per la prima volta passeremo il Natale in montagna, i ragazzi adorano sciare e sono entusiasti, anche se sotto sotto un po’ gli dispiace di non vedere tutti i parenti come al solito, e non solo per gli “agognati” regali. Ricordo bene quando hanno smesso di credere a Babbo Natale e in realtà non c’è stato quel pizzico di delusione che tante volte accompagna questa scoperta, anzi è stato piuttosto buffo:  era la sera della Vigilia e il fidanzato di nostra nipote si è offerto di vestire i panni di Babbo Natale, si è preparato accuratamente con tanto di pancia finta e ha anche camuffato la voce, ma i bambini, quell'anno, non ci sono cascati, mentre lui distribuiva i regali  tutto compreso nel ruolo, ridacchiavano tra loro  e alla fine lo hanno smascherato. Ma  se la “favola” di barbe bianche e renne ormai  non c’è più, c’è ancora la magia di queste giornate di festa, Natale è ancora Natale e so che anche quest’anno i loro occhi, che già sorridono nell'aspettativa, scintilleranno di gioia, sorpresa, amore e di quelle mille emozioni che spero li accompagnino anche nella loro vita da adulti. Buon Natale   *(da “Cerimonie” di Michele Serra)  ...

Un nuovo anno, un nuovo calendario Sandwich Time che per il 2020 ha una veste particolare: accanto alle consuete ricette di chef Andrea, infatti, non ci saranno foto ma una serie di vignette che sintetizzano la storia e i sogni dei due soci/amici e di questo locale. Dalle aspirazioni di Marco e la scoperta del luogo dove concretizzarle  all'amore per la cucina di Andrea, dalla passione per il cibo buono e naturale all'incontro delle reciproche inclinazioni, dall'impegno per l’ambiente a un futuro che chissà come sarà o ...

Abbiamo deciso di dedicare il mese di Novembre al pane: il principe della dieta mediterranea , che troppo spesso viene, ingiustamente, demonizzato, è anche un cibo “confortante” Infatti, se da un lato ci fornisce la carica di energia necessaria e “nutre” il nostro cervello, grazie alla presenza di triptofano  calma e ci regala notti più serene che, si sa, sono la premessa di buone giornate, senza contare che un buon sonno aiuta a superare meglio il cambio di stagione e difende dallo stress. Il pane, poi, è anche uno dei caratteri distintivi della nostra cucina: in Italia, unico paese al mondo, ne esistono oltre 200 varietà regionali o addirittura comunali, che compongono una vera e propria mappa del nostro paese....