29 Set L’UVA: DAL FRUTTIVENDOLO ALLA TAVOLA …PASSANDO PER LA CUCINA!
Quando l’acquistate, oltre all’aspetto, controllate che l’uva sia conservata in casse poco profonde, con al massimo due strati di grappoli separati da carta o dall’apposito tessuto, e fate caso a quella specie di polverina biancastra che ricopre gli acini: si forma naturalmente ed è un segnale di freschezza, ma tende a scomparire se l’uva è stata molto maneggiata (o non troppo fresca)
In cucina: oltre che nelle macedonie, nelle crostate o nella schiacciata, l’uva si presta ad accompagnare molti formaggi e piatti salati, dai risotti, alle carni (soprattutto pollame e maiale) ad abbinamenti sorprendenti come l’hamburger arricchito da una grattugiata di provolone piccante, mezzi acini senza semi scottati brevemente in padella e cipollotto affettato sottilmente prima di metterlo nel panino
Un’idea in più? Aperitivo con succo d’uva fragola e spumante extra dry!
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