Ma che significa FOSHU?

Termine giapponese, FOSHU è l’acronimo Foods for Specified Health Use e identifica alimenti comuni nella dieta quotidiana che hanno qualità tali da incidere positivamente sul nostro stato di salute

Già a partire dagli anni ’80, il Paese del Sol Levante iniziò a preoccuparsi delle condizioni di salute degli anziani e a guardare al cibo come strumento per prevenire o ridurre eventuali malattie ed elaborare  diete specifiche anche per particolari condizioni,  come quelle per le donne in gravidanza,  che allattano o per i bambini.

I FOSHU sono normali prodotti alimentari, non integrati con vitamine e sali minerali o da supplementi dietetici, e vengono classificati in cinque categorie: i cibi che migliorano il sistema immunitario, quelli che aiutano a prevenire e controllare specifiche patologie, gli alimenti che riducono il colesterolo, quelli che aiutano la digestione e l’assorbimento di nutrienti ed, infine, quelli che rallentano l’invecchiamento.

Soltanto appartenendo ad una di queste categorie e solo alla presenza di prove scientificamente fondate, l’alimento può ottenere l’identificativo FOSHU che viene concesso dal Ministro della Salute e da quello del Welfare del Giappone.

Il fine nobile del marchio identificativo degli “alimenti funzionali” ha anche una valenza economico-sociale: l’aumento dell’età media ha, infatti, fatto salire i costi sanitari e i FOSHU  possono dare un contributo concreto al benessere del consumatore e all’economia nazionale.

Sebbene sulla scia dell’esperienza giapponese anche Stati Uniti ed Europa abbiano elaborato il concetto di alimenti funzionali,  attualmente il Giappone è l’unico Paese ad avere una legislazione in merito.

 

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